cucina valtellinese

La cucina valtellinese in un incantevole giardino

Cucina valtellinese. Mangiare valtellinese in estate è possibile? Ma certo che sì, l’ho sperimentato io stessa lo scorso lunedì a I Valtellina, ristorante gestito da più di 25 anni dalla famiglia Manfredi e ubicato nella verde periferia milanese a ridosso del Parco Forlanini. Tema della serata: il “cambio di stagione”, con l’obiettivo di proporre un nuovo menù più adatto al periodo caldo e di presentare ufficialmente il meraviglioso giardino esterno (con orto incluso) di cui è dotato lo storico locale, meta ideale per pranzi e cene durante la bella stagione. Sfortunatamente, a causa del brutto tempo, non siamo riusciti a cenare all’aperto e abbiamo dovuto ripiegare sulla pur splendida sala interna (in realtà le sale sono due) ricolma di suppellettili e soprammobili di ogni sorta e dominata da una calda atmosfera d’altri tempi, elegante e rustica allo stesso tempo. Ma veniamo al menù che, come dicevo, offre una buona panoramica sulla cucina valtellinese. Dopo un assaggio di sciàtt, tipiche frittelle di grano saraceno con un cuore caldo di formaggio Casera, io e gli altri invitati, ci siamo lanciati su un tripudio di fantastici salumi tipici valtellinesi: bresaola, slinzega (simile alla bresaola ma più piccola e con un sapere più deciso), violino di capra e diversi tipi di salame di montagna, il tutto accompagnato da burro aromatizzato alle erbe, brazzadelle (pane di segale a forma di ciambella), porcini e finferli sott’olio.
Come primo, ho apprezzato molto il risotto di mirtilli e funghi porcini, una vera armonia di sapori, dove nessun ingrediente prevale sull’altro. Ovviamente non poteva mancare un assaggio di pizzoccheri, piatto culto della cucina valtellinese, qui vengono serviti con due piccole variazioni allo scopo di rendere questa ricetta un po’ più leggera: l’uso delle coste (direttamente raccolte nell’orto) al posto della verza e l’aggiunta del burro chiarificato invece di quello normale. Il miglior premio, almeno in fatto di originalità (io di solito preferisco i primi), spetta però al secondo, lo Zigeuner (zingaro in tedesco), ovvero carne tagliata molto sottile, servita arrotolata su una specie di spiedone di legno e accompagnata da funghi porcini e polenta taragna, un piatto davvero bello da guardare e anche da gustare, con tanto di bavaglione gentilmente offerto dallo staff del ristorante. Per concludere il lauto pasto non poteva certo mancare il dessert, il cremino di cioccolato bianco, un vero classico di questo locale, molto richiesto, una vera goduria! Spero che guardando le mie foto non vi venga troppa fame 🙂

Cucina  valtellinese. Is it possible to enjoy Valtellina cuisine even in Summer? Yes, of course it is. Last Monday I was invited at I Valtellina, a restaurant situated in the green suburbs of Milan near the Forlanini Park and run for more than 25 years from the Manfredi family. The theme of the evening was the “change of season“, with the aim of proposing a new lighter menu for Summer and officially present the wonderful outdoor garden of the restaurant, an ideal place for lunches and dinners during the warm period. Unfortunately, because of the bad weather, we were not able to dine outside. Never mind, even the inner room (actually there are two rooms inside) was very nice, a place full of history and tradition and dominated by a warm atmosphere, elegant and rustic at the same time. But let’s talk about the menu, as I said, it gives a good overview on the Valtellina cuisine. After a taste of sciàtt, typical buckwheat fritters with a warm heart of Casera cheese, the other guests and I tasted a fantastic platter with mixed and typical cold cuts from Valtellina: bresaola, slinzega (similar to bresaola but smaller and with a stronger taste) and different kinds of salami, accompanied by butter flavored with herbs, brazzadelle (rye bread donut-shaped), porcini and chanterelle mushrooms in oil.
As first dish, I enjoyed the risotto with porcini mushrooms and blueberries, a true harmony of flavors, in which no ingredient prevails over the other. Obviously there was a glimpse of pizzoccheri, one of the most popular dish of the Valtellina cuisine, here they are served with two small variations in order to make this recipe a little bit lighter: the use of chards (directly collected in the garden of the restaurant) instead of the cabbage and the addition of clarified butter instead of the normal one. The best reward, at least in terms of originality, is however for the second dish, the Zigeuner (Gypsy in German), very thin slices of meat rolled up on a kind of wooden skewer and accompanied by polenta taragna and porcini mushrooms. Finally the dessert, a cream of white chocolate, a true classic of this restaurant and a real pleasure! I hope that looking at my pictures you won’t feel too much  hungry 🙂

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Paolo Manfredi

Paolo Manfredi

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