Essential Gallery: the paradise of fragrances

Hello sweeties! Today I’d like to tell you about the Essential Gallery, a true paradise for all the fragrances lovers, and for all the followers of everything connected with the world of perfume. I’m speaking about this place on the occasion of its second birthday, recently celebrated with the “Happy Noseday” an annual event celebrating the anniversary of the inauguration of the store by bringing together many of the greatest artistic fragrances creators in the world.
Located in Rome in Via Vittoria 52, a few steps from Piazza di Spagna, this magical place of 250 square meters dedicated to the circulation of the olfactory culture, was founded in 2011 by Campomarzio70, a leading national and international company working in the high quality perfumery.
The Essential Gallery differs from the other stores in Rome for the availability of an international brands selection and of precious limited edition collections. In addition to Amorvero, Brécourt, By Kilian, Cire Trudon, Grossmith, Isabey Paris, Maison Francis Kurkdjian, Memo Paris, Vero.Profumo and Yosh, already distributed by Campomarzio70, you can even find the new exclusive Swiss skincare line Biomasi and, from this month, Fueguia 1833, a bouquet of fragrances collections from Patagonia only available here. Other exclusive brands available in the store are April Aromatics, Naomi Goodsir Parfums, Parfums MDCI, Xerjoff, Casamorati, Giulietta Capuleti, Aedes de Venustas …
Is then through a packed schedule of events concentrated between Autumn and Spring (like the thematic workshops) that the Essential Gallery embodies its vocation as a promoter of the olfactory culture. A special place for the best fragrances creators who present here a preview of their new products, a perfect location for tastings exploring the dialogue between taste and scent and of small capsule collection fashion show presentations, the Essential Gallery reveals its propensity to be a creative space, not even escape in the dialogue with art.
Photos: Diego Comi

Ciao sweeties! Oggi vorrei raccontarvi dell’Essential Gallery, un vero paradiso per tutti gli appassionati di essenze e fragranze e per i cultori di tutto ciò che ruota attorno al mondo dei profumi. Ve ne parlo proprio in occasione del suo secondo compleanno festeggiato di recente con l’“Happy Noseday”, un evento che ogni anno celebra l’anniversario dell’inaugurazione facendo confluire nello store numerosi tra i più grandi creatori di profumi d’arte del mondo.
Situato a Roma in Via Vittoria 52, a due passi da Piazza di Spagna, questo luogo magico di 250 mq, dedicato alla divulgazione della cultura olfattiva, è stato fondato nel 2011 da Campomarzio70, azienda leader a livello nazionale e internazionale della profumeria haute de gamme.
The Essential Gallery si differenzia dagli altri store romani per la disponibilità, in molti casi in esclusiva, sia di una selezione di brand internazionali sia di preziose limited edition. Oltre ad Amorvero, Brécourt, By Kilian, Cire Trudon, Grossmith, Isabey Paris, Maison Francis Kurkdjian, Memo Paris, Vero.Profumo e Yosh, di cui Campomarzio70 cura la distribuzione, si è di recente aggiunta la nuova linea svizzera di skincare di ultima generazione Biomasi e, da questo mese, Fueguia 1833, una bouquet di collezioni di fragranze della Patagonia in arrivo per la prima volta in Europa, e solo qui disponibili. A questo già ricco carnet si aggiungono April Aromatics, Naomi Goodsir Parfums, Parfums MDCI, Xerjoff, Casamorati, Giulietta Capuleti, Aedes de Venustas…
È poi attraverso un ricco calendario di appuntamenti concentrati tra l’autunno (come i numerevoli workshop a tema) che l’Essential Gallery dà corpo alla propria vocazione di promotore della cultura olfattiva. Palcoscenico d’eccezione per i grandi creatori che qui presenteranno in anteprima le proprie novità, cornice di degustazioni che esplorano il dialogo tra gusto e olfatto e di piccoli defilé di presentazione di capsule collection, l’Essential Gallery rivela la sua propensione ad essere laboratorio creativo e, perché no, di sperimentazione, senza sottrarsi nemmeno al dialogo, con l’arte.
Foto: Diego Comi