Al Parc des Expositions di Villepinte il primo dei 2 appuntamenti annuali di Parigi con il design

Tempo di riflessione, forse dovuto alla litania del “Brexit e non più Brexit”, ma probabilmente anche a una crescente incertezza sui futuri scenari economici. Peu importe, direbbero i cugini d’oltralpe. L’edizione di Maison & Objet inaugura il nuovo decennio sulla falsariga dello slancio frenato, o se vogliamo della prudenza reverenziale in attesa di segnali di distensione alquanto difficili da cogliere per il momento. Se da un lato quindi prosegue il percorso classiccheggiante e raramente innovativo dei luxury brand presenti nelle sezioni TODAY e FOREVER, la calma piatta delle sezioni che si vorrebbero innovative conosce guizzi di vitalità solamente nella creatività di alcuni maestri artigiani presenti nell’area CRAFT… è il caso ad esempio di “Mondes opposés” (Mondi opposti), un mobile dal concept inusuale nato dalla collaborazione tra l’ebanista Julien Lachaud e l’artista urbano BIMS. Cui fa da contraltare la salvaguardia di tradizioni artigianali ancestrali promossa dalla Korea Cultural Heritage Foundation.

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Sempre presente, ma non quanto ci si potrebbe aspettare, l’orientamento verso lo sviluppo sostenibile per quanto attiene la scelta dei materiali e/o il ricorso al riciclaggio. Con un focus sull’artigianato e il savoir faire ad esso legato. Rientra in questa direzione la belga Sempre, che propone di tradurre in realtà le idee dei clienti più creativi.

Se la giustapposizione tra lusso chiassoso e piattume che rischia talvolta di sfociare in mercatino delle pulci, passando per i classici emblemi del “no risk”, può risultare deludente, spesso sono i piccoli produttori a colpire per originalità e inventiva. È il caso di The Real Wine gum, caramelle gommose al gusto di champagne, chardonnay, merlot et rosé: un “vino da mangiare” sorprendente nel sapore e che va incontro alle aspettative di chi ricerca prodotti gluten free, senza lattosio e coloranti artificiali.

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Dulcis in fundo, se a fare da madrine per il salone sono state le maison italiane – Knoll, Kartell, Cappellini, Boffi/DePadova – che hanno celebrato la vigilia di M&O nelle loro sedi di boulevard Saint Germain, il protagonista di quest’edizione si rivela essere Tom Dixon che ha dinamizzato un clima tutt’altro che effervescente attraverso un evento su 24 ore articolato sul lancio di 2 nuove collezioni di vasi – Press, in vetro “massiccio”; Swirl, in polvere di marmo, pigmenti e resina, a creare fantasie in odor di pop – e su una serie di eventi sparsi in differenti location della ville lumière.

Danilo JON SCOTTA


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