Il mondo dell’arte, dopo le vicissitudini degli ultimi due anni, è ripartito alla grande. Non esiste quindi momento migliore di questo per decidere di dedicare un pomeriggio alla visita di una mostra. Dopotutto fuori fa ancora freddo e trascorrere qualche ora circondati da bellezze artistiche non può farci che bene. Di seguito alcune mostre da non perdere nei prossimi mesi a Milano e dintorni.

Nuove mostre da non perdere a Milano e dintorni

DAVID BOWIE the PASSENGER. By Andrew Kent.

Tra e nuove mostre da non perdere per me c’è soprattutto questa: DAVID BOWIE the PASSENGER. By Andrew Kent. Una retrospettiva carica di dettagli e ricostruzioni che raccontano la straordinaria avventura di David Bowie, dopo il suo ritorno in Europa a metà degli anni 70. La mostra sarà ospitata dal 2 aprile presso il TAM Teatro Arcimboldi Milano.  Con l’allestimento scenografico in uno dei foyer del teatro, l’esposizione, un’anteprima italiana,  racconta, attraverso 60 scatti, diversi cimeli e documenti originali del fotografo americano Andrew Kent, un periodo ben preciso nella vita di David Bowie.  Accanto al percorso fotografico verranno fedelmente e filologicamente ricostruiti gli ambienti protagonisti della avventura Europea di Bowie a metà degli anni ’70: dal vagone del treno che lo portò fino a Mosca, alla sua stanza di albergo a Parigi. E ancora abiti, microfoni, macchine fotografiche, dischi, modellini, manifesti, memorabilia varia e proiezioni completano la mostra accompagnando il visitatore in un viaggio spettacolare ed immersivo all’interno di una delle parentesi più affascinanti della carriera dell’icona della cultura popolare.

DAVID BOWIE the PASSENGER. By Andrew Kent. TAM Teatro Arcimboldi Milano, Viale dell’Innovazione, 20 20126, Milano, prevendite aperte QUI

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Andi Kacziba, Prendi il mio cuore

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l’artista Andi Kacziba inaugura a Milano “Prendi il mio cuore” curata da Raffaella De Chirico. Una parafrasi della poesia di Saffo Prendi il mio cuore e portami lontano. Unoccasione unica per dar voce alle donne e fare il punto, attraverso una serie di sculture e performance, sulla violenza di genere e la gender gap di cui le donne sono state vittime anche  durante la pandemia. Perché parlare di Festa della Donna quando abbiamo ancora tanta strada da fare? Per lartista l8 Marzo non è una festa ma un momento di  riflessione sul passato e sul presente. Ci permette di misurare quanto è lontano il traguardo ed elaborare le nostra esperienza per dare un futuro migliore alle prossime generazioni. La mostra rimarrà aperta alla Galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea di Via Farini 2 a Milano fino al 25 marzo.

Andi Kacziba “Prendi il mio cuore”Galleria Raffaella De Chirico Arte Contemporanea Via Farini, 2 Milano, info@dechiricogalleriadarte.it, tel. +39392897258, da martedì a venerdì 15-19 o su appuntamento

mostre da non perdere a Milano

Andi Kacziba, Prendi il mio cuore #1. 2022 polaroid

ASTRATTE. Donne e astrazione in Italia 1930-2000

Sempre con protagoniste le donne, dal 19 marzo al 29 maggio 2022 le sale settecentesche di Villa Olmo a Como ospitano ASTRATTE. Donne e astrazione in Italia 1930-2000, mostra organizzata dal Comune di Como e curata da Elena Di Raddo che racconta alcune protagoniste dell’arte astratta italiana a lungo trascurate o dimenticate che, grazie all’attività critica svolta in particolare negli ultimi vent’anni, stanno tornando al centro dell’attenzione.
La storia dell’arte astratta infatti, in Italia come nel resto d’Europa, è una storia sostanzialmente al maschile, scardinata per la prima volta nel 1980 dall’importante mostra L’altra metà dell’avanguardia, a cura di Lea Vergine, che per la prima volta, porta alla luce le donne dimenticate dalla storia dell’arte, tra cui anche alcune artiste parte del gruppo degli astrattisti comaschi.
ASTRATTE. Donne e astrazione in Italia 1930-2000 prende avvio da quelle stesse artiste comasche allargando poi l’attenzione su altre protagoniste dell’arte italiana dagli anni Trenta del Novecento fino all’inizio del 2000, anni in cui l’indagine sull’astrazione si declina in gruppi e tendenze comprese tra astrazione geometrica, informale, pittura analitica e astrazione post-pittorica.

ASTRATTE. Donne e astrazione in Italia 1930-2000, Villa Olmo, via Simone Cantoni, 1 Como – cultura@comune.como.it

Carla Badiali, Composizione n. 3, 1932-1936. Pinacoteca Civica, Como

Jannis Kounellis: gli anni Sessanta

Il progetto espositivo pensato per la prossima primavera presso ML Fine Art, visibile dal 22 marzo 2022 a cura di Francesco Guzzetti, si concentra su un momento tanto significativo quanto ancora non sufficientemente approfondito del percorso artistico di Jannis Kounellis (Il Pireo 1936 – Roma 2017), uno tra i più importanti esponenti dell’Arte povera. Pittore e scultore di origine greca, Kounellis si trasferisce a vent’anni a Roma per studiare presso l’Accademia di belle arti sotto la guida di Toti Scialoja. Dalla prima influenza dell’espressionismo astratto e dell’arte informale, il suo percorso artistico si smarca presto sulla spinta di un’urgenza comunicativa molto forte, che lo porta al rifiuto di prospettive individualistiche del linguaggio artistico in favore del rafforzamento del suo valore pubblico e collettivo. Attraverso alcune opere di assoluta qualità, la mostra intende raccontare quel momento, a cavallo tra 1961 e 1963, in cui l’artista transitò dalla stagione folgorante dei cosiddetti Alfabeti – nati dal desiderio di superare l’arte informale dominante in quegli anni affidandosi a segni volutamente semplici – verso un graduale recupero di forme più articolate di rappresentazione.

Jannis Kounellis: gli anni Sessanta, ML Fine ArtVia Montebello 30, 20121 Milano, lunedì – venerdì: 10/13 – 15/19

Giappone: disegno e design | Dai libri illustrati Meiji ai manifesti d’arte contemporanea

Il Comune di Varese in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, la DNP Foundation for Cultural Promotion di Tokyo e l’editore Unsōdō di Kyoto presenta una grande rassegna che fino all’11 settembre 2022 è ospitata presso il Castello di Masnago. La mostra “Giappone: disegno e design | Dai libri illustrati Meiji ai manifesti d’arte contemporanea”, a cura dalla prof.ssa Rossella Menegazzo e dalla dott.ssa Eleonora Lanza, presenta per la prima volta nelle sale espositive del museo preziosi volumi d’arte giapponese di fine Ottocento e inizio Novecento firmati da noti artisti giapponesi e parte delle collezioni del Comune di Varese. Realizzati con la tecnica silografica già in auge nell’epoca Edo con il filone artistico dell’ukiyoe, furono pubblicati nel periodo Meiji tra il 1890 e il 1908 per la maggior parte a Kyoto, dall’editore più importante del momento, Unsōdō, ancora oggi attivo. In mostra sono inoltre presentati 60 poster dei più importanti graphic designer giapponesi contemporanei il cui lavoro grafico richiama la tradizione pittorica mostrandone gli sviluppi attuali. Un’altra tra le mostre da non perdere nei prossimi mesi.

Giappone: disegno e design | Dai libri illustrati Meiji ai manifesti d’arte contemporanea”, Castello di Masnago, da martedì a domenica 9.30 – 12.30 | 14.00 – 18.00, biglietto intero 5 euro, ridotto 3 euro

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